“Ventotto metri” di Roberto Gennari


Domenica 25 ottobre, ore 19.00, Roberto Gennari presenta il suo libro “Ventotto metri” allo Spazio Seme

Ad intervistarlo, il giornalista aretino Andrea Bardelli

(Ingresso libero)

coverVentotto metri non è un libro sulla pallacanestro. O meglio, non è solo quello.  Questo sport, filo conduttore di tutto quello che viene narrato in queste pagine, diventa una sorta di espediente letterario per raccontare un percorso che parla di sport, di crescita, di vita.  Attraverso episodi a volte divertenti, a volte un po’ malinconici, Ventotto metri vi mostra, tramite gli occhi del suo autore, il percorso che si fa quando da adolescenti si diventa uomini. La pallacanestro, questo sport che in molti amiamo alla follia, è a  tratti  un  mero espediente  narrativo, una  sorta  di  “rumore  di  fondo”  che collega   riflessioni   su   un   percorso lungo,  complesso  e  a  tratti  doloroso, che è quello che intercorre tra l‟essere un adolescente che prova a buttare un pallone   dentro   un   cerchio  di   45 centimetri  di  diametro e  collocato  a  3 metri e 5 centimetri da terra, e l‟essere una  persona completamente  diversa, un  adulto,  un  padre.  

 L’intento è stato quello di realizzare un libro il cui scopo principale  è  raccontare,  attraverso  la pallacanestro, un percorso di amicizia, di  vita,  a  volte  anche  di  giornalismo e di scrittura, intesa come il misurare la propria  capacità  di  narratore  con uno sport, cercando  di  guardarlo da svariati punti  di   vista, il meno possibile “convenzionali”.  Un libro articolato in due parti (più un’appendice), una più autobiografica, l’altra più narrativa in senso stretto. Un libro per appassionati di pallacanestro, ovviamente, ma anche per chi non conosce una virgola di questo sport, e che magari, sfogliando queste pagine, si incuriosirà.

Roberto Gennari ha 36 anni, è nato e vive ad Arezzo, dove si è laureato in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Bernard-Marie Koltès, autore teatrale contemporaneo.  Sposato dal 2007, il 20 settembre 2011 è diventato papà di Alessandro. Di professione impiegato, ha sempre avuto una passione mai nascosta per la scrittura in tutte le sue forme, dalla poesia alla narrativa, dalprof-2 giornalismo al teatro, fino alla sceneggiatura di fumetti. Tra i suoi (pochi) lavori, “Notti insonni e pause pranzo”, una raccolta di poesie autoprodotta nel 2011, menzione d’onore al Premio Casentino 2015 nella categoria “Poesia edita”; il racconto breve “Neil Rossi” pubblicato nell’Antologia di Scrittura Creativa del Comune di Capolona del 2003; un monologo teatrale dal titolo “Caramel”, primo premio al Concorso Letterario “Scrivere il teatro” del Piccolo Teatro Città di Arezzo del 2004; “Delirio – tributo a John Doe”, storia a fumetti realizzata nel 2010 per i disegni di Andrea Gadaldi e pluripiratata, oltre ad un cospicuo numero di articoli sportivi e non per Amaranto Magazine e Casentino Più.

Cofondatore dal 2006 di Basket City, spazio di approfondimenti legati alla pallacanestro, giornalista pubblicista dal 2011, ogni tanto scrive qualche bischerata sul suo blog www.laschiumadeiblog.it.

“Ventotto metri” è la sua prima raccolta di scritti in prosa, la seconda dicono sia in dirittura d’arrivo.

Prima della presentazione, alle ore 17.00, andrà in scena lo spettacolo per tutta la famiglia “Cimosa”